Lutto
Il lutto è uno stato psicologico conseguente alla perdita di un “oggetto” significativo, che ha fatto parte dell’esistenza dell’individuo.
Quindi perdita non solo di una persona amata, ma anche di un’astrazione (la patria, la libertà, un ideale), o di uno status (fine di un a relazione). L’esperienza della perdita è vissuta diversamente da ogni persona, che non sempre riesce ad accettarla, assumendo a volte caratteristiche patologiche.
Sentimenti come tristezza, rabbia, senso di colpa, ansia, stordimento, e sensazioni fisiche come difficoltà a respirare, debolezza e mancanza di energia, costrizione toracica e sensazione di vuoto gastrico, possono accompagnare la prima fase del lutto. Ne conseguono comportamenti come disturbi del sonno, dell’appetito, distrazione ed isolamento sociale, che rendono difficile il proseguire sereno della quotidianità.
Ma tutte queste sensazioni dolorose non devono essere considerate frutto di una malattia: esse, al contrario, sono necessarie in quanto segnalano che si sta reagendo ad una mancanza importante. Ecco perché non è utile sopprimere o soffocare l’espressione del dolore. Il dolore ha un senso e va riconosciuto: è successo qualcosa di brutto e pian piano se ne può prendere coscienza e consapevolezza.
Questo processo si chiama elaborazione del lutto e, gran parte delle volte, si conclude con l’accettazione della perdita. Accettare la perdita non vuol dire cancellare tutti i sentimenti di dolore provati, ma accogliere le differenti condizioni di vita, ritrovare nuove normalità.
Quando il lutto diventa patologico?
Generalmente, il tempo necessario per completare l’intero percorso di elaborazione copre un periodo che va dai 6 ai 24 mesi.
Talvolta però l’elaborazione del dolore non avviene come dovrebbe e il lutto rischia di protrarsi oltre il periodo appena esposto. Questo perché il dolore per la perdita di una persona cara può essere talmente forte da non poter essere espresso e da impedire ad un soggetto di rimettersi in piedi. Al contrario, può essere negato e represso, evitando di concedersi al pianto e alla disperazione, e facendo finta di andare avanti con grande fatica.
Un lutto irrisolto e non elaborato può avere delle conseguenze importanti nella vita di chi lo sperimenta, che può trovarsi a vivere sentimenti di apatia e depressione. Tutto questo può far sì che il ci si rassegni a vivere una vita di solitudine, lontano dagli affetti, con una scarsa motivazione a intraprendere nuove iniziative.
Se ti rendi conto che il disagio che stai vivendo è eccessivo, forse è il caso di rivolgerti ad un professionista che sia in grado di aiutarti ad attraversare il dolore per venirne fuori.
Un percorso di sostegno psicologico può essere infatti un valido strumento in un periodo così difficile, poiché sarà possibile vivere le intense emozioni correlate al lutto per ricostruire nuovi schemi.